Il terrOIR
La storia della vite in questo territorio ha più di mille anni e non è un caso se il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è diventato un prodotto simbolo dell’ Italia nel mondo. È la perfetta sintesi di una combinazione tra la capacità dell’ uomo di coltivare a mano queste colline, spesso impervie, e il clima mite e favorevole che le accompagna in ogni stagione.
Sono proprio queste caratteristiche pedoclimatiche delle colline a regalare un vino estremamente profumato, con un corpo leggero ma allo stesso tempo formato, dotato di salinità e una sua parte tannica, in un equilibrio estremamente piacevole.
Il Terroir è un termine di origine francese che identifica le condizioni ambientali, le caratteristiche del suolo, il terreno e la tradizione enologica di una specifica zona geografica che determinano le caratteristiche organolettiche e la tipicità del vino. Nel mondo del vino il termine terroir viene usato per definire e identificare una determinata area di produzione di un vino che indica la tipicità del prodotto. Ogni terroir o zona di produzione è unico nelle sue caratteristiche specifiche. Possiamo incontrare due zone con condizioni simili di clima, suolo e terreno, ma non completamente uguali o replicabili; motivo per cui lo stesso vitigno piantato in diverse zone produrrà uve con caratteristiche diverse e di conseguenza vini molto differenti tra loro.
“Ogni vino è unico,
come il terroir da cui proviene”
SUOLO E TERRENO
L’origine del suolo è antica, risalente al sollevamento dei fondali marini e lacustri.
Una parte delle colline è composta da sedimenti di roccia e sabbia ricchi di argilla e ferro, mentre un’altra deriva da suoli di origine marina costituiti da marne e arenaria, meno profondi e più filtranti.
La coesistenza di diversi tipi di terreni, associata a una
diversa conformazione delle colline, più dolci nel Coneglianese, più ripide verso Valdobbiadene, rendono ogni microzona diversa, con altrettante varietà di spumanti dalle molteplici caratteristiche organolettiche.
CLIMA
La posizione tra il mare e le Prealpi assicura un clima temperato (2/13° C media) ed una costante ventilazione.
Ciò permette alle uve di asciugarsi rapidamente dopo le piogge.
Le colline, estendendosi da Est a Ovest, presentano un versante rivolto interamente a Sud, che gode della migliore esposizione solare; il versante a nord è invece occupato generalmente dalle zone boschive, che favoriscono il ricircolo di aria fresca, mantenendo un’umidità ottimale.
L’altitudine tra i 100 e i 500 metri favorisce un’escursione termica tale da regalare una meravigliosa acidità ai grappoli, sviluppando un bouquet unico e riconoscibile.
LA MANO DELL’UOMO
Uomo e paesaggio, nel corso dei secoli, si sono modellati a vicenda.
Sulle colline del Conegliano Valdobbiadene viene praticata una “viticoltura eroica”, che richiede un particolare sforzo sia da parte dell’uomo che da parte della vite, entrambi impegnati su pendii impervi.
La maggior parte delle operazioni, qui, è svolta a mano, con tecniche innovative, che però mantengono la loro essenza tradizionale.
Proprio per questo, sono circa 600 le ore di lavoro necessarie per coltivare un vigneto in questo territorio, in un anno, ovvero quattro volte il tempo impiegato per una viticoltura moderna e meccanizzata.
Dal metodo di coltivazione delle viti, alla vendemmia, così come il processo di produzione, conservazione e maturazione del vino, tutto risponde ad una precisa scelta del viticoltore.